Opinioni
Si sono create potentissime istituzioni alla caccia di obiettivi irrealizzabili.
La pubblicità sono le parole che corrono di bocca in
bocca, che vengono ripetute ogni giorno in tutti i telegiornali, strillate
dalle copertine di tutte le riviste. Ê la notizia che tutti hanno ascoltato, ma
nessuno sa da chi l’abbia sentita per la prima volta. Ê il sondaggio che
prevede quello che farai in un futuro più o meno prossimo. Ê la voce che
pervade le coscienze con i pensieri che ognuno accetta senza averli mai meditati,
il ronzio delle comunicazioni che ti mantiene in uno stato di dormiveglia senza
alcuna possibilità di svegliarti o assopirti.
« Ceux qui rapportent
tout à l’opinion ressemblent à ces comédiens qui jouent mal pour être applaudis , quand le gout du public est mauvais. Quelques-uns auraient
le moyen de ben jouer, si le gout du publique était bon ». (
CHAMFORT, Massime e pensieri . Caratteri e aneddoti, Milano, Rizzoli,
1993, n. 141). Queste considerazioni dovrebbero valere come premessa per
qualsiasi analisi sul comportamento degli intellettuali moderni.
Non sembra che la scienza possa condurci all’estrema
trasparenza dell’essente. Kuhn constata che nessuna scienza potrebbe esistere
senza una certa dose di dogmatismo (Cfr. Introduzione alla filosofia
della scienza, Milano, Bompiani, 1994, p. 52). Per Lakatos è la metafisica
a guidare la ricerca dei membri di una comunità scientifica (ID., p. 58).
Secondo i presupposti di Popper: “l’oggettività della scienza si paga a prezzo
della sua relatività”. (ID., p.36).
La scuola attuale non mira a formare l’uomo libero,
che sappia affondare gli occhi nello scorrere tragico degli eventi, ma l’uomo
di massa, che si specchia nella televisione e crede ciecamente alle sue
notizie. Questo accade non a caso in una società che ha barattato la libertà con
la comodità.
Se postulare la felicità nell’ “altra vita” era un
eccesso di fiducia nella risoluzione di desideri ingiustificati, che dire della
promessa del paradiso in terra?
La televisione ha preso l’abitudine di trasmettere i
funerali di personaggi eminenti o vittime di delitti efferati. Anche la morte fa
spettacolo, ma perde di serietà. Tutto ciò che i mass-media trasmettono in breve
tempo diviene ridicolo.
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