Credere

 Potrei accettare soltanto una fede che non faccia propaganda, che non presuma di smuovere le montagne.

 

La fede è immancabilmente accompagnata dall’ostinazione. Chi crede vuole distinguersi dai non credenti e si impegna a cercare proseliti.

 

Per comprendere quanto poco la felicità sia prerogativa degli uomini basti considerare che il ricordo di un dolore è ancora doloroso, mentre il ricordo di una gioia non è più gioioso.

 

Il discorso mediatico non svela la personalità di chi parla, anzi la occulta.

 

La televisione vuole sempre stupire, togliere ai suoi spettatori qualsiasi attimo di riflessione.

 

A domande sciocche non si possono dare risposte intelligenti.

 

Il telegiornale potrebbe definirsi il rito comune della quotidianità.

 

La modernità a una conoscenza che esaurisca la realtà, non per il desiderio del sapere in sé, ma per i vantaggi pratici che l’umanità potrebbe ricavarne,

 

In ogni istituzione sociale esiste una gerarchia. Il nostro rapporto con gli altri non è mai immediato.

 

In pratica si vive con due morali: l’una sponsorizzata dalle istituzioni e celebrata nelle pubbliche ricorrenze, l’altra, senza obiettivi eclatanti, che ci accompagna giorno dopo giorno.

 

L’apprezzamento della ragione procede di pari passo con la convinzione dell’esistenza di una verità oggettiva.

 

Secondo l’ideologia corrente bisogna vivere in fretta senza esaminare le azioni che si devono compiere, essere puri esecutori di comandi insensati.

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