Ri-Forma

 Bisogna resistere all’invadenza religioso-politica che si appella a un razionalismo finalistico, bisogna scrollarsi di dosso il dispotismo dell’economia. “L’economia è un mezzo verso un fine e non un fine in se stessa; l’uomo non esiste per servire l’economia, ma viceversa” ( JOSEPH STIGLITZ, Un’economia per l’uomo, Roma, Castelvecchi , 2016, p. 16).

 

Riforma: “Modificazione sostanziale, ma ottenuta con metodo non violento” (Vocabolario Treccani on line) ; “Azione legittima e regolare dei poteri costituiti” (Enciclopedia Treccani on line). Oggi viene considerata l’imprescindibile alternativa alla rivoluzione nel tentativo di assicurare “un mondo migliore”. Tutti i partiti, di destra e/o di sinistra, si dichiarano riformisti, anche se il più delle volte le riforme, preannunciate con tanto clamore, abortiscono per i reciproci ostruzionismi. Né va dimenticata la constatazione di Montale: “essendo il ri pleonastico dove / manca la forma” ( Auf Wiedersehen, v. 7-8).

 

Gli Stati Uniti si ritengono la nazione eletta da Dio per espletare un missione nel mondo. Lo ripetono con tanta ostinazione che le altre nazioni lo credono o lo sospettano.

 

Nella società dello spettacolo si crede di poter risolvere qualsiasi problema con una manifestazione: se scoppia una crisi economica, i lavoratori cominciano a sfilare per le strade e a occupare le piazze; dove l’illegalità imperversa, si celebra la giornata della legalità.

 

La religione e la politica sono accomunate dal proselitismo. I dogmatici vorrebbero che tutti condividessero la stessa fede. La filosofia, non quella che si insegna nelle università e nei licei, è soprattutto uno stile di vita, una pratica per affrontare l’enigma dell’esistenza e le sofferenze che la contraddistinguono, senza farsi illusioni sul nostro destino e coltivare cieche speranze.

 

Delle conseguenze negative delle iniziative intraprese con i migliori propositi ci si rende conto sempre troppo tardi. Nell’impiego delle nuove tecnologie si è insinuata la ferma convinzione di poter raddrizzare con gli algoritmi e i big data, il legno storto dell’umanità.

 

I sondaggi sono un omaggio alla doxa ton pollòn.

 

“I responsabili” (decisori) per loro interesse o per quieto vivere, espongono gli altri a gravi rischi, cullandosi nella convinzione “che non accadrà nulla”.


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