Bassa frequenza
Il partito comunista italiano nella sua marcia alla conquista del potere volle per prima cosa conseguire l’egemonia culturale (Cfr. PIETRO ROSSI, La stagione delle ideologie, “Rivista di filosofia”, 2009, n. 1, p, 120), una tattica che lo accumunò ai gesuiti. Per questo cooptò gli intellettuali (anche quelli che avevano flirtato con il fascismo), che aderirono con entusiasmo impegnandosi a conciliare le varie correnti filosofiche del Novecento (fenomenologia, esistenzialismo, pragmatismo) con i fondamenti del marxismo.
La rivoluzione, che avrebbe dovuto abbattere il
capitalismo, è divenuta la parola chiave della persuasione pubblicitaria che incita a
consumare i prodotti del capitalismo.
Dopo i riti replicati nelle feste comandate, il
cristiano praticante esce dalla chiesa illuminato da un’unica fede sul senso
delle cose: tutto concorre al bene.
Il dogma religioso
e l’ideologia politica non tollerano né il dissenso né il dubbio e li bollano
con il marchio a fuoco dell’eresia.
Le istituzioni pubbliche ricercano animatori culturali
capaci di trasformare gli avvenimenti in eventi, Come il calendario religioso
ogni giorno ha un santo da venerare, così il calendario laico ogni giorno ha
una ricorrenza da celebrare con pubbliche manifestazioni.
La tecnologia è sempre invasiva. Le neuroscienze non
si limitano a studiare come funziona il cervello; progettano di modificarlo,
naturalmente per renderlo più efficiente dal loro punto di vista.
Nell’epoca della comunicazione universale per essere
ascoltati bisogna pagare uno psicoterapeuta.
Sui social non si dialoga, si grida il proprio diritto
alla trasparenza, il rancore contro il mondo che ci ignora; si abbracciano le
opinioni più gratificanti e più diffuse.
Il cristianesimo concepisce Dio come l’entità che
possiede ogni attributo positivo in grado infinito, un’entità di cui mai nessuno
ha avuto esperienza.
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