Festival

 Le feste, i festival, le animazioni, celebrati dalle società opulente assomigliano all'orchestra del Titanic, che non smette di suonare mentre la nave affonda.


Siamo bersagliati da avvenimenti che non siamo in grado di controllare, Richiamarsi ai disegni imperscrutabili di una divinità è il modo più sicuro per ottenere sempre una giustificazione.


Il concetto di direzione provvidenziale e razionale della storia va a cozzare contro l'ostinata indifferenza delle cose.


Vogliono pianificare il futuro con progetti pluriennali. Ma ciò che non si conosce non può essere pianificato.


"Nichilista" è una specie di scomunica che si affibbia a chi non condivide i fondamenti considerati una prerogativa della specie umana.


La tecnologia  fa le pentole , ma non i coperchi. Come dimostrano ad, esempio, le vicende dell'energia atomica, della plastica, e dell'amianto, c'è sempre qualche controindicazione che gli sfugge.


Una manifestazione contro il riscaldamento del pianeta ha lo stesso esito di un concerto rock.


Sarà un caso se l'era della informazione coincide con l'era della credulità?


"Non si cresce abbastanza"! Grida l'opinione pubblica, istigata dagli economisti. I politici quotidianamente annunciano formule per la crescita. L'interesse economico vorrebbe imporre la sua giurisdizione su tutti gli aspetti della nostra esistenza. 


Per salvare il pianeta dall'inquinamento occorre una drastica e immediata riduzione dei consumi. Tutto il resto (le sfilate dei giovani per le piazze del mondo, le loro proteste, le periodiche promesse dei politici) è folklore.


Secondo gli utopisti (non quelli politici, che sono spariti dalla circolazione, ma quelli tecnologici) il futuro redimerà la storia. Ma il futuro è il tempo dell'incertezza. D'altra parte immaginare come sarà la vita nel paradiso tecnologico è tanto problematico quanto prevedere come si vivrà nel paradiso cristiano.

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