Fede e ragione
I fallimenti della nostra razionalità possono assicurarci che saremo in grado di correggere i nostri errori? Possiamo prevedere solo in ritardo gli ulteriori passi falsi che ci attendono.
I mass-media sanno solo rappresentare il disordine del presente e le minacce del futuro.
La logica assurda del capitalismo promette una crescita infinita (in un pianeta finito), mentre in realtà alterna periodi di crisi e periodi di ripresa.
La vita si riduce a una moltitudine di giorni, capitoli di un romanzo senza trama a puntate, sfogliati avidamente nell'attesa insoddisfatta della puntata successiva.
Il lume della scienza non redime il mondo dalla sua insignificanza.
"Di Francesco d'Assisi vengono evidenziati tre aspetti: uomo della povertà, uomo della pace, uomo che ama e custodisce il creato" (GIOVANNI MICCOLI, La chiesa povera voluta da Francesco, "Il Sole24ore", 25-09-2013, p. 29). Non sono certo questi gli intenti dell'odierna società globale, che corre a marce forzate verso l'opulenza, minacciando (in)consciamente l'integrità del pianeta.
I giudizi morali sono decorazioni da mostrare nelle cerimonie ufficiali.
Qualunque cosa sia la felicità, è certo che non la si raggiunge tramite comportamenti razionali.
Gli scienziati hanno ereditato dalla religione la fede nella struttura razionale dell'Universo.
Il regno di Dio è la negazione di questo mondo. Non si può credere in Dio e condividere le convinzioni del capitalismo consumista, applicare le sue tecniche di marketing onnicomprensivo.
Gli spiriti laici non affidano la propria anima al prete, ma allo psicoterapeuta.
Dopo aver mangiato arance marce per tutta la vita, crede che mangerà arance di ottima qualità nell'oltrevita.
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