Abbondanza

 Oggi l'ideologia dell'abbondanza vale soprattutto a livello informativo come se un cervello umano, investito giorno e notte da cumuli di notizie, potesse elaborare idee originali.


Seduti davanti alla TV attendono una risposta assennata da spettacoli privi di senso.


I sociologi godono nel somministrare questionari, ma le "cavie" si spazientiscono e li compilano svogliatamente.


La liberalizzazione delle notizie non conduce ipso facto all'affermazione della verità, che rischia sempre di di essere travolta dalla deriva mediatica.


Per i futurologi, invasati dal millenarismo tecnologico, la tecnologia più recente è sempre la migliore.


Per la maggioranza dei cittadini la partecipazione collettiva alla vita democratica si riduce a uno scarabocchio su una scheda elettorale, con cui avvallano le assicurazioni di un partito (di cui non si fidano). I sondaggi diffusi senza tregua alimentano una ininterrotta ricerca del consenso.


Metamorfosi (in)spiegabile dell'opinione pubblica. Se tutto procede bene sei un manager carismatico, se qualcosa va storto sei un faccendiere.


Menti polifunzionali partoriscono i programmi decennali della Comunità globale per stimolare la creatività che rimetterà in sesto il mondo momentaneamente sbalestrato.


I giornalisti sono stati ingaggiati per semplificare la complessità: dalle loro bocche escono poche idee tranquillizzanti.


Ci presentano la faccia accattivante del capitalismo: Babbo Natale che ogni anno ci consegna un dono.


Il simbolo del futuro è la retta che, istante dopo istante, procede senza limiti: il simbolo dell'eternità è il cerchio che continua a girare senza fine.


Nella modernità avanzata si passa da un'adolescenza prolungata, sotto la tutela parentale, alla disoccupazione.

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