Spettacolorarizzazione

 Per ottenere il successo si punta, con gesti spettacolari, sulla modernità; per la fama si confida (irrazionalmente) sulla posterità, quindi sull'ignoto.


Spettacolarismo: quando non ci si accontenta di giocare una partita a scacchi seduti a un tavolo davanti a una comune scacchiera; si vuole disegnare la scacchiera su una grande piazza, con veri pedoni, veri cavalli, veri cavalli, veri alfieri, veri re, vere regine.


Il cattolicesimo è una religione per eccellenza mediatica, che adotta le più sofisticate strategie del marketing. Il papa riempie le piazze e gli stadi con l'audience dei più famosi divi rock. Eppure la religione dovrebbe essere un rapporto personale dell'anima con Dio.


La politica partecipa quotidianamente e attivamente alla carnevalizzazione del mondo.


I nuovi media sembrano assecondare le mire alla visibilità e alla popolarità di un'intera popolazione che affoga nella noia.


Che sia monarchia, aristocrazia o monarchia chi entra nelle stanze del potere non vuole più uscirne.


Con la democrazia il potere si è frazionato in un'idra dalle innumerevoli teste ognuna delle quali vuole mangiare.


"La scienza fa miracoli". Ma i miracoli non erano prerogativa esclusiva della divinità?


Le crisi economiche sono endemiche al capitalismo. I cittadini nei casi più acuti si mettono a strillare chiedendo aiuto ai politici, che, a dispetto delle reiterate promesse, non sanno cosa fare. Si limitano a stendere teloni protettivi sperando che il temporale si plachi al più presto.


Il discorso mass-mediatico viene fruito nella disattenzione completa; penetra nelle coscienze come un ladro.

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