Imperturbabilità

 

Summa vitae beatae est solida securitas. Ciò che bisogna cercare è l’imperturbabilità d’animo. Si deve essere pronti alla perdita di tutto ciò che possediamo. L’esercizio dell’ascesi è indispensabile per non rimanere soffocati dalla “volontà di vivere”. Se non ci poniamo al di là del contingente non potremo mai essere sicuri di noi stessi. Il problema fondamentale dell’epicureismo, e anche dello stoicismo, era assicurare la tranquillità dell’individuo.

 

Noi conosciamo il mondo quasi esclusivamente attraverso i media. Cosa saprà della verità chi viene allevato, giorno dopo giorno, con piccole dosi di menzogna?

 

L’amore amplia lo spazio dell’io e la sua soggettività. Ma proprio per il suo carattere eccezionale, sarà una tensione perpetuamente insoddisfatta.

 

Abbiamo ceduto l’amministrazione delle nostre vite a macchine inanimate; siamo diventati un’appendice del processo tecnologico.

 

“Infida dissimilium societas”. (Motto della marca dell’editore Melchiorre Sessa).

 

Si sviluppa un caos ingovernabile quando ognuno tenta di aggirare le regole.

 

La religione dei protagonisti del 1789 era la politica,

 

In tempo di crisi i preti pregano per i legislatori e per i governanti.

 

Possiamo concepire l’esistenza della felicità solo come un momento in cui riusciamo a obliare noi stessi, annullare la nostra coscienza. “Vivere è non pensare” (FERNANDO PESSOA, Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, Milano, Feltrinelli, 2009, p. 238, par. 218).

 

Tutti si accalcano per non perdere il treno della competizione globale.

 

 

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