Finzioni

Il Natale non è più una festa cristiana; è una festa del consumismo e dello spettacolo dove ogni città allestisce i propri divertimenti (ruote panoramiche, piste di ghiaccio, concerti in piazza). La Chiesa non approva, ma non prende nettamente le distanze, si adegua ai tempi, glissa.


I futurologi considerano la tecnoscienza come lo strumento per superare la condizione umana che ritengono troppo limitata. 


Se l'uomo costruirà la macchina artificiale a sua immagine e somiglianza s'esporrà a rischi gravi e irreversibili.


Le invenzioni che trasformano la società sono il prodotto del caso (telefono, radio, web), progettate dai loro inventori con intenti del tutto diversi dalle modalità con cui vengono impiegate. "La storia delle scienze è un susseguirsi di errori più che di verità". ( MAURIZIO FERRARIS, Postverità e altri enigmi, Bologna, Il Mulino, 2017, p. 150).


I teen-ager seduti sugli autobus e incollati ai loro smart-phone per tutto il tragitto che li conduce a scuola sono consapevoli delle intricate problematiche connesse alla rivoluzione digitale?


Prima o poi avviene la disillusione: si scopre che il mondo in cui dimoriamo non è stato fatto per noi, che siamo degli intrusi.


Salvo che negli eventi sportivi da tempo non esiste più il patriottismo. Esistono grandi masse sbandate che (chi per affari, chi per diporto, chi per sfuggire a guerre e/o carestie) si spostano disordinatamente per i quattro angoli del pianeta). Il mondo è saldamente sotto il controllo degli affaristi.


L'esame di stato, l'esame di laurea, il concorso a cattedra sono state tutte farse, a cui ho partecipato con trepidazione facendo la figura dello sprovveduto.


Il modello della modernità è stato esportato in tutto il globo. Le merci viaggiano su e giù per il pianeta prima di arrivare sulle nostre tavole. Le notizie si propagano con la velocità del suono.


La coincidentia oppositorum: il connubio, non si sa quanto casto, tra il capitalismo e il comunismo.



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