Sententiae
A volte mi sembra di partecipare a una commedia in cui tutti ridono, mentre io devo conservare la serietà.
La strategia globale si basa sulla spietatezza: negli occhi dell'uomo d'affari brilla la luce del killer.
Perché si dovrebbero festeggiare i compleanni? L'ingresso nella vita è un evento lieto o funesto?
In una società ipercomplessa ognuno deve sopportare il peso gravoso del potere. Per chi più si apparta il fardello diventa più leggero.
Sono i giornalisti, gli oracoli mass-mediatici, a invitare quotidianamente i politici in televisione, che non mancano mai di beccarsi come galli in un pollaio.
Può esistere una politica trasparente, scevra da interessi nascosti e dedita solamente alla convenienza dei cittadini? O l'arte del compromesso a oltranza finisce con l'alterare la presunta missione?
La pubblicità penetra nella coscienza degli altri come la musica di un concerto rock, riducendo le sue reazioni alla ripetizione di un ritmo uniforme.
La nascita della società industriale ha scatenato l'universale caccia al guadagno senza limiti, lo sfrenato attivismo, che non sa fare uso del tempo libero e della riflessione.
Gli attributori di senso rendono il mondo narrabile secondo un prima e un poi, inseriscono ogni evento in un disegno provvidenziale. Stilano un repertorio di fini per l'umanità futura.
Esiste un diritto alla felicità per tutti? Chi lo garantisce? Come possiamo affermarlo quando constatiamo che ogni essere vivente tende alla propria dissoluzione?
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