Produzione e consumo

 I produttori di sogni sono sempre indaffarati, convinti, con il loro impegno, di contribuire alla redenzione di tutta l'umanità.


Tutti i rivoluzionari hanno voluto distruggere tutte le istituzioni esistenti; la ricostruzione del nuovo mondo con le macerie del vecchio sarebbe avvenuta da sé.


La corruzione, diffusa come un'epidemia dimostra che i politici (almeno gli attuali politici) e gli imprenditori non sono interessati al bene comune, ma esercitano il potere con spirito di rapina.


I padri si sacrificano per i figli, i nonni si sacrificano per i nipoti: è questo il principio che regola la famiglia post-patriarcale.


Il web 2.0 è la chiacchiera supportata dalla tecnologia più recente. Prima c'erano la radio e la televisione, che non ha ancora perso le sue attrattive specie tra le generazioni pre-digitalizzate.


Comincia la parodo della tragi-commedia, quando la frenesia dell'adolescenza inciampa nel mondo come su un duro macigno.


La propaganda instilla l'illusione che un'umanità indistinta possa diventare in futuro protagonista di una storia insensata.


Gli attributi divini sono stati trasferiti sia al proletariato che al mercato.


Primo comandamento dell'industrialismo: " Niente può interromper il ciclo produttivo"!


Il pensiero frena l'azione perché ne anticipa le conseguenze paventando l'insuccesso.


Nei riti sociali, dove si dovrebbe agire per mostrare il meglio di sé,  non sono mai riuscito a prendermi sul serio.

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