L'io forfetario
"Cosa farai da grande?" Ci chiedeva
di tanto in tanto il nostro professore
come un allenatore
che a volte tasta il polso ai propri atleti.
Anch'io ho risposto (non ricordo cosa):
ho sottoscritto una cambiale in bianco,
che oramai debbo pagare.
*
Il mio io forfetario,
che si inventa una parte
agli occhi degli estranei
e si confonde in un grumo di pensieri,
martellato dai duri
rintocchi dell'insonnia.
*
Tutto comunque è qui:
in queste rauche voci
che autocertificano l'esistenza
e inventano parole nelle lenta
litania di notizie insondabili.
Una sera vale l'altra dinnanzi
alla tavola imbandita
dalle bianche stoviglie.
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