Tempi di liceo
"Non scholae sed vitae"
Come in playback
il vecchio professore
coniugava grammatica e buon senso.
Assiduamente evocava uno sciame
di buoni sentimenti,
date e nomi storiogratificati
da ritenere a mente per l'esame.
Le nostre menti erano
un fermento di sani
propositi diluiti da qualche
sbadiglio saltuario.
Chini su vecchie pagine
o su giornali freschi, nell'oscura
attesa della festa prestabilita
prendevamo su fogli mobili
sparsi appunti per la vita.
*********
Una pioggia sottile
accecava le vetrate. Un po' tristi
cercavamo di fissare per sempre
nella memoria i luoghi
che presto avremmo dovuto lasciare.
Incrociando gli sguardi
mormoravamo idee
evaporate dai libri di testo.
Affrontammo l'esame come un rito
di iniziazione al mondo della vita;
annacquammo la diaspora
con coppe di spumante.
Diciotto anni e un diploma
(un mondo figurato a nostra immagine)
garantivano le audaci scommesse.
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