Aforismario

 Il partito comunista si era organizzato sul modello della chiesa cattolica, con i suoi santi da venerare, i suoi chierici incaricati di sorvegliare l'ortodossia e censurare sul nascere il minimo accenno di eresia, con il proselitismo, che garantisse al massimo l'espansione di nuovi fedeli (conversione), il catechismo da impartire fin nella sua più remota sezione, le manifestazioni di massa (tipo la festa dell'Unità) per dimostrare di essere uno stato nello stato. Gli altri partiti, per non soccombere si adeguarono a quel modello. Su tali presupposti si diffuse il primato della politica, deputata alla redenzione universale.


Suddividere la storia in fasi che si succedono dialetticamente indirizzate verso il meglio è pura ideologia (desiperest), soprattutto perché il futuro è per sua natura imprevedibile e di tanto in tanto ci riserva sorprese poco gradevoli (vedi l'improvviso scoppiare di crisi economiche e da ultimo, per concludere con il botto, il diffondersi della pandemia).


Il XIX secolo ha elaborato svariate teorie per abbattere il capitalismo. Tutte si sono dissolte. Dapprima il marxismo-leninismo con la sua rivoluzione di ottobre è sembrato l'alternativa (con)vincente, che presto si sarebbe propagata in tutto il mondo industriale. In realtà è collassata dopo settanta anni e si è rivelata la dittatura di una minoranza autoproclamatasi avanguardia del proletariato. Anche la democrazia non ha prosperato, come aveva entusiasticamente proclamato dopo la caduta del comunismo. Anche in essa aumenta sempre più il divario tra governanti e governati e la corsa al potere avviene senza esclusione di colpi, alimentando speranze che, dopo le elezioni, di rivelano illusorie. Il capitale continua a prosperare come una sanguisuga. Si è diffuso, dopo la disfatta del maoismo, anche in Cina, dove convive con il suo nemico naturale: il comunismo.



Commenti

Post più popolari